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Luccio (Esox lucius)

Luccio (Esox lucius)

 

Habitat

Il luccio vive tanto nelle acque correnti dei fiumi e dei canali, quanto in quelle ferme e stagnanti, delle cave, delle lanche, conducendo vita solitaria, nascosto tra la vegetazione, sempre in agguato. Può vivere sia in acque stagnanti a fondo ghiaioso ma ricche di erbe, che in quelle correnti. Nei mesi più freddi si rifugia fra i canneti.

 

Caratteristiche

Il luccio ha un corpo affusolato, cilindrico, compresso lateralmente; può raggiungere e superare, nelle acque del Veneto, anche il metro di lunghezza e i 10 Kg di peso, per cui è considerato il gigante delle nostre acque. E’ anche un pesce molto longevo, in quanto può vivere fino a 20 anni o più.

Il muso è allungato e appiattito e termina con una forma a becco d’anatra. La bocca è ampia, la mascella prominente. Da buon predatore carnivoro ha una dentatura molto sviluppata che dimostra la sua versatilità nella caccia ai pesci. La colorazione del corpo gli permette di mimetizzarsi con l’ambiente. La pinna dorsale è molto arretrata e assieme alla pinna anale e alla coda consentono all’animale di sviluppare una notevole propulsione: dal nascondiglio, dove per ore rimane fermo in agguato, scatta repentinamente per attaccare le sue vittime e azzannarle con una forza tale che difficilmente qualcuna riesce a liberarsi.

Da giovane vive nelle zone calme ed erbose in prossimità di piccole foci, di canaletti e si nutre di vermi, larve, insetti e piccoli pesci. Da adulto divora per lo più pesci malati o deboli, per cui è considerato importante nella selezione naturale per il fatto che consente la sopravvivenza solo ai più resistenti e forti. Con la sua tecnica di caccia niente di quanto azzanna con l’enorme bocca si salva dalla sua predazione. Oltre a pesci può raramente divorare anche topi, salamandre, bisce e qualche uccello acquatico. Da tipico pesce solitario a volte non risparmia nemmeno i suoi consimili. Tuttavia può superare anche lunghi digiuni. E, se già sazio o in fase di digestione, può rimanere immobile con il corpo inclinato lasciandosi sfiorare da branchi di pesci; questi si allontanano immediatamente quando invece il luccio assume la posizione orizzontale e ravviva lo sguardo.

 

Luccio (Esox lucius)

Riproduzione

La riproduzione avviene tra i mesi di gennaio e marzo, le femmine allora vanno alla ricerca delle anse laterali di un fiume, di fossi, di acque meno profonde in cui vi sia una fitta vegetazione. Le uova da 50 a 100 mila vengono deposte sulle piante acquatiche, a cui restano incollate in ammassi. Le larve si attaccano agli steli e alle foglie per mezzo di organi adesivi presenti sulla testa, senza assumere cibo rimangono così per alcuni giorni, finchè si staccano ed incominciano ad aggirarsi fra la vegetazione.