Calzari
Sono un
complemento indispensabile dell'attrezzatura subacquea, non
solo per proteggere le estremità dal freddo, ma anche per evitare
il contatto della delicata pelle dei piedi con le parti più dure
delle pinne, che alla lunga può provocare ferite e piaghe difficili
a cicatrizzare. Anche ai tropici, dove
la temperatura dell'acqua sconsiglierebbe di coprire i piedi,
il loro uso diventa importante per evitare il contatto delle
caviglie con le madrepore. Calzari sempre, dunque, salvo che
per lo snorkeling con maschera e pinne o per le nuotate a
corpo libero. Sono realizzati in due versioni principali:
quelli a forma di calza, interamente in neoprene, e quelli a
scarpetta, dotati di suola rigida in gomma. I primi sono
adatti sia all'apnea sia all'immersione con le bombole e richiedono
pinne a scarpetta chiusa. Vengono prodotti indiversi spessori
compresi fra 2 e 5 mm e il potere termico è strettamente condizionato
dallo spessore del materiale. La forma è in genere
anatomica, con il piede leggermente inclinato rispetto alla
caviglia, in modo che il calzare non sia sotto tensione nella
normale posizione del nuoto pinnato. Il neoprene può essere
monofoderato o bifoderato (quest'ultimo è meno elastico ma
più resistente). Per limitare la circolazione dell'acqua, alcuni
modelli hanno la parte terminale della caviglia in neoprene liscio sul lato esterno, in modo da avere una tenuta
pressoché stagna, insieme a
quello del manicotto dei pantaloni. I modelli a scarpetta e
suola rigida sono sempre realizzati in neoprene bifoderato da
3 o 5 mm e possono essere dotati o meno di cerniera.
Quest'ultima facilita la calzata, ma permette un certo
ingresso d'acqua. La suola è più o meno flessibile, a seconda
dei modelli, e può arrivare a spessori notevoli, particolarmente
idonei per camminare su fondali accidentati e sugli scogli,
ma ovviamente più pesanti. Con questi modelli è d'obbligo
utilizzare pinne a cinghiolo, che hanno la scarpetta progettata
in maniera da poter alloggiare calzari spessi con suola alta.
Ne esistono, infine, a scarpetta, con suola rigida, bassi, privi di cerniera, che consentono l'utilizzo delle pinne a cinghiolo senza
far galleggiare eccessivamente i piedi.
Consigli per l'acquisto
La praticità offerta dai calzari a suola rigida e la potenza propulsiva delle odierne pinne a cinghiolo sono fra le conquiste della nuova subacquea. Con i piedi ben protetti si è mille volte più sicuri, quando si entra in acqua da riva e in tutte le situazioni dove occorre camminare, sia su un bassofondo sia all'asciutto. Sono, quindi, assolutamente consigliati per ogni tipo d'immersione con autorespiratore. Solo in apnea tendono a far galleggiare troppo i piedi e si scelgono in genere quelli normali. Non si dimentichi che difficilmente lo stesso paio di pinne che utilizziamo a piedi nudi potrà andar bene indossando calzari anche sottili .